I risultati preliminari dell’autopsia sulla quindicenne Larimar Annaloro, trovata morta il 6 novembre scorso a Piazza Armerina, hanno sollevato dubbi significativi sulla causa del decesso, inizialmente attribuito a suicidio. La giovane era stata trovata impiccata a un albero nel giardino della sua abitazione, con collo, addome e piedi legati da una corda. Tuttavia, l’assenza di fratture all’osso cervicale, un segno tipico in casi di impiccagione, ha spinto gli inquirenti a considerare altre ipotesi.
Elementi inquietanti e il punto di vista della madre
Un altro dettaglio che ha suscitato perplessità è rappresentato dalle scarpe indossate dalla ragazza, che risultavano sorprendentemente pulite, un elemento che aumenta il mistero della vicenda. La madre della ragazza ha sempre manifestato dubbi sull’ipotesi di suicidio, esprimendo la convinzione che Larimar non avrebbe mai compiuto un gesto così estremo.
Le indagini e l’ipotesi di istigazione al suicidio
La Procura di Caltanissetta ha avviato un’indagine, che ora si concentra sull’ipotesi di istigazione al suicidio. Gli investigatori stanno esaminando i telefoni della giovane e di alcuni suoi compagni di scuola alla ricerca di prove, come chat, video o fotografie, che possano fare luce sulla vicenda.
La famiglia in attesa di risposte
Al momento non ci sono sospettati ufficiali, ma la morte della quindicenne ha sconvolto la comunità locale, mentre la famiglia resta in attesa di verità e risposte su quanto accaduto. Le indagini proseguono, con la speranza di fare chiarezza su questa tragica vicenda.