La tragica morte di Larimar Annaloro, la quindicenne trovata impiccata nel giardino della sua abitazione a Piazza Armerina, continua a sollevare interrogativi. La madre della giovane ha espresso accuse e sospetti nel corso della trasmissione Mattino 4, ribadendo la sua convinzione che si tratti di un omicidio e non di suicidio.
“Abbiamo fatto nomi e cognomi”
Secondo quanto dichiarato dalla madre, la casa in cui vivevano da poco tempo presentava falle nella recinzione, che avrebbero consentito a chiunque di entrare nel giardino. “Se ne sono approfittati quando abbiamo lasciato Larimar sola in casa”, ha affermato, sottolineando la possibilità che degli estranei abbiano avuto accesso alla proprietà.
La scena del ritrovamento
La madre ha ricostruito alcuni dettagli inquietanti:
- La stanza della figlia sarebbe stata trovata completamente a soqquadro, con indumenti intimi sparsi per terra.
- Il corpo di Larimar, rinvenuto in ginocchio, presentava solchi sotto le ginocchia, suggerendo che potesse essere già priva di sensi o deceduta altrove.
- Le scarpe bianche e pulite indossate dalla ragazza alimentano i dubbi sull’ipotesi che sia stata uccisa dentro casa e successivamente spostata.
Accuse verso la scuola
La madre ha puntato il dito anche contro l’istituzione scolastica, affermando che nessuno le avrebbe segnalato le minacce di morte che la figlia avrebbe ricevuto. “Se qualcuno – il preside, il bidello, un docente – mi avesse detto qualcosa, non l’avrei mai lasciata sola. La scuola ha tante colpe nella morte di mia figlia”, ha dichiarato con rabbia.
Un appello alla verità
In conclusione, la donna ha lanciato un appello disperato: “Chi sa, parli!”. Le indagini proseguono, con l’analisi del cellulare di Larimar e dei suoi contatti per ricostruire gli ultimi momenti della sua vita e fare luce su una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità.