Un’accorata denuncia scuote Valguarnera, dove una madre, Filippa Cultrera, lamenta il mancato funzionamento del servizio di trasporto scolastico per sua figlia disabile, costringendola spesso a restare a casa. La donna, esasperata, accusa il Comune di trascurare i diritti dei disabili e di non garantire servizi essenziali per la loro inclusione scolastica.
La protesta della madre: “Voglio il diritto allo studio, non elemosina”
La vicenda emerge da una lettera inviata dalla signora Cultrera, madre di una ragazzina che frequenta la seconda media. “Mi dicono che non ci sono pullmini, poi scopro che uno c’è ma mancano gli autisti,” scrive la donna. Il Comune le avrebbe proposto un contributo economico come alternativa, ma la madre rifiuta categoricamente: “Non voglio soldi, voglio che a mia figlia sia garantito il diritto allo studio come agli altri alunni. Non è accettabile che in un paese civile mia figlia debba saltare le lezioni per questo.”
La replica del Comune: “Il servizio è sempre stato garantito”
La sindaca Draià ha risposto affermando che il Comune si è sempre impegnato per garantire i servizi ai disabili. “Per il trasporto di un solo alunno, gli uffici hanno scelto di erogare un contributo, come accade in molti altri comuni,” spiega. Tuttavia, la prima cittadina denuncia anche un clima di odio nei confronti dell’amministrazione, sottolineando che il Comune offre numerosi servizi per i disabili, tra cui trasporti per centri di riabilitazione, assistenza igienico-personale e pomeriggi di aggregazione.
L’opposizione critica: “Grave lasciare una ragazza senza trasporto”
A intervenire sul tema è anche Filippa Greco, consigliera d’opposizione, che definisce la situazione “di una gravità inaudita”. “Lunedì chiederò un incontro con l’assistente sociale. Nessuno nella nostra comunità deve essere lasciato solo,” conclude Greco, invocando maggiore sensibilità e lungimiranza.
La vicenda ha sollevato un acceso dibattito sulla gestione dei servizi essenziali per i disabili, evidenziando la necessità di garantire l’inclusione scolastica senza compromessi, soprattutto in contesti dove le risorse sono limitate.